• 04/10/2024

‘Aria italiana’ di SINTRA alla GigaFactory

 ‘Aria italiana’ di SINTRA alla GigaFactory

Marco Zambolin

La factory del futuro è in Francia, ma “respirerà” aria italiana. Tecnologie Made in Italy di SINTRA per la sfida “zero emissioni” di Automotive Cells Company

Nello stabilimento green concept voluto da Stellantis, Total Energies e Mercedes per la produzione di batterie per auto elettriche, è stato collaudato il primo blocco di impianti di climatizzazione e ventilazione dell’aria di nuova generazione. Le tecnologie che faranno “respirare” la fabbrica sono frutto di brevetti dell’italiana SINTRA, azienda specializzata in sistemi innovativi per il trattamento dell’aria. L’intervento permetterà, a regime, di evitare ogni spreco energetico, in linea con gli obiettivi “net zero” dell’Unione Europea

La factory del futuro è in Francia, ma “respirerà” aria italiana, dal momento che il suo sistema di climatizzazione e ventilazione utilizzerà tecnologie esclusive brevettate da SINTRA, azienda piemontese da 40 anni specializzata in Sistemi Innovativi per il Trattamento dell’Aria in edifici civili e industriali.

Stiamo parlando della Giga factory di Automotive Cell Company, la società partecipata da Stellantis, Total Energies e Mercedes per la produzione di batterie per auto elettriche, che è stata inaugurata nel maggio 2023 a Billy-Berclau Douvrin nel nord del Paese. Simbolo della transizione dell’Europa verso nuove forme di mobilità e destinato a ospitare 2.500 dipendenti che produrranno 800.000 veicoli elettrici, l’intero complesso è stato progettato secondo un concept di resilienza energetica che punta ad allineare il proprio impatto ambientale con gli obiettivi di neutralità climatica indicati dall’Unione Europea per il 2050.

Qui SINTRA contribuirà con i suoi sistemi di climatizzazione e controllo dell’aria all’efficienza energetica degli edifici e del sito che complessivamente conta 61.000 m2 di officine e 20.000 m2 di celle frigorifere.

Nei mesi scorsi è stato collaudato il primo blocco dell’impianto che, una volta a regime, permetterà, di evitare ogni spreco energetico. Un risultato possibile grazie alla tecnologia di pulsione aria ambiente MIXIND® basata su tecnologie brevettate che si applicano ai canali perforati con un complesso sistema di calcolo che consentono di progettare ogni impianto su misura, in base non solo ai volumi da aerare e scaldare/raffreddare, ma anche alla destinazione d’uso, tipologia di frequentazione e attività ospitata dal singolo edificio.

MIXIND® entrerà in funzione non solo per riscaldamento e raffreddamento degli spazi comuni della Giga factory, ma anche per le cosiddette sale anidriche (senza umidità; ndr) dove vengono testate le batterie elettriche e dove la temperatura deve essere di 60 gradi Celsius costanti. L’impianto, inoltre, garantirà l’omogeneizzazione delle temperature (un massimo di 25 gradi in estate e un minimo di 19 gradi in inverno) anche in quegli ambienti dove l’aria tende a riscaldarsi per la presenza di macchinari o dove l’altezza della copertura (fino a 28 metri in alcuni punti) potrebbe creare un fastidioso effetto camino con fughe di aria calda verso l’alto.

Inoltre, i canali perforati di immissione dell’aria – grazie alla gittata che può raggiungere i 150 metri di lancio, ovvero la distanza della zona da trattare – consentono una riduzione fino a un terzo della taglia dell’impianto, con un conseguente risparmio di costi economici ed energetici.

Non è la prima volta che SINTRA si trova a gestire in Francia spazi di notevoli dimensioni: le sue tecnologie impiantistiche sono utilizzate ad esempio in sei dei Siti che hanno appena ospitato la XXXIII edizione delle Olimpiadi, dalla nuovissima Paris La Defence Arena, il più grande stadio coperto d’Europa, al Grand Palais di Parigi, solo per citare i più iconici. Nel settore automotive, poi, l’azienda italiana collabora da oltre 30 anni con il Gruppo PSA, con più di 400 impianti realizzati.

«La Francia è il nostro primo mercato – spiega Marco Zambolin fondatore e presidente di SINTRA. – Qui abbiamo ottenuto le nostre prime importanti commesse, chiamati da primari brand dell’industria automotive, e qui – attraverso la nostra sede di Bry-Sur-Marne, continuiamo a essere coinvolti nella realizzazione di importanti edifici, pubblici e privati. Le nostre soluzioni, sfidando le consuetudini del settore, garantiscono risultati efficaci grazie alla mole imponente di dati che abbiamo raccolto e analizzato sul campo dai sistemi installati in decenni di attività e di ricerca continua.»

Oggi l’azienda si posiziona come partner affidabile e innovativo per accompagnare le aziende sul difficile e necessario cammino verso la transizione energetica.

 SINTRA (acronimo di Sistemi Innovativi di Trattamento Aria) Società Benefit, è stata costituita nel 1995 con la missione di introdurre e diffondere sul mercato una tecnologia innovativa di pulsione dell’aria ambiente. Si tratta della tecnologia MIXIND®, inventata nel 1981 da Marco Zambolin, fondatore e attuale presidente dell’azienda, testata e perfezionata per ben 15 anni prima di essere introdotta ufficialmente sul mercato e installata nei primi impianti industriali. SINTRA nasce dunque da un’innovazione e negli ultimi quasi trent’anni di attività non ha mai smesso di sperimentare e migliorare le proprie tecnologie, depositando numerosi brevetti.

La tecnologia MIXIND® di SINTRA è stata inizialmente applicata all’industria automobilistica, in Italia e in Francia (Gruppo PSA, FCA, IVECO) proprio per risolvere i complessi problemi legati all’omogeneità delle temperature. Oggi sono oltre 500 gli impianti di SINTRA installati presso primarie case automobilistiche in Italia e in Francia, oltre che presso le sedi di prestigiose aziende e istituzioni di importanza mondiale come Airbus, Banca di Francia, Dior, Ikea, Amazon e in grandi centri commerciali, aeroporti, centri sportivi, teatri, fiere, piscine.

In questi ambienti, riscaldamento e refrigerazione uniformi non rispondono solo a una necessità di comfort, ma sono condizioni imprescindibili per garantire performance tecniche senza le quali non sarebbe possibile, ad esempio, assemblare in sicurezza le parti di un aeromobile oppure conservare in atmosfera controllata le banconote usate o la carta su cui si stampano quelle nuove.

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