Alto Piemonte e Gran Monferrato Città Europea del Vino 2024
Tre incontri in due giorni – il 10 e l’11 novembre – per presentare il riconoscimento di Città Europea del Vino 2024 per Alto Piemonte e Gran Monferrato
Un riconoscimento prestigioso, ottenuto da venti comuni piemontesi grazie a un importante lavoro di squadra e a un approfondito progetto strategico. Un risultato frutto di un lavoro coordinato tra realtà territoriali, enti e istituzioni. Fondamentale l’impegno delle Enoteche Regionali che sono state parti attive in questo progetto. Prezioso inoltre il sostegno dei Consorzi di Tutela.
Alto Piemonte e Gran Monferrato abbracciano un’area del Piemonte orientale che si estende dal Monte Rosa sino al confine con la Liguria: un territorio che si è imposto sulla concorrenza coinvolgendo, non un’unica città, ma territori diversi, capaci di unirsi in un progetto comune.
Tanti i temi affrontati durante i tre appuntamenti ad Acqui Terme, al Castello di Uviglie e al Castello di Tagliolo Monferrato, dove si è parlato di grandi occasioni per valorizzare al massimo le realtà del territorio, ragionando in una prospettiva futura di crescita turistica e non solo.
Il 2024 sarà quindi un anno con un calendario ricco di eventi, integrati nell’intero territorio coinvolto. Protagonisti della Città Europea del Vino 2024 saranno naturalmente i vini e l’offerta turistica, che saranno al centro dell’attenzione di tutta Europa. A tal proposito sono previsti convegni, tavole rotonde e degustazioni dedicati alla vitivinicoltura, al mercato nazionale e internazionale del vino.
Un faro pronto a illuminare su un territorio straordinario, per il quale si prevedono ricadute economiche per le imprese e una crescita negli anni a venire.
I comuni
Come anticipato, il riconoscimento di Città Europea del Vino 2024 abbraccia venti comuni con caratteristiche diverse, ma con un unico denominatore comune: l’aspetto vitivinicolo.
I venti comuni protagonisti sono: Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Grignasco, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco.
Un progetto territoriale ampio che unisce questi comuni per la prima volta sotto l’unica sigla di Alto Piemonte Gran Monferrato.
Acqui Terme
La prima tappa di presentazione del progetto Città Europea del Vino 2024 si è tenuta la mattina di venerdì 10 novembre, presso il Movicentro di Acqui Terme. Per l’occasione, dopo i saluti istituzionali del padrone di casa, Danilo Rapetti, Sindaco del Comune di Acqui Terme, si è proseguito a discutere sull’importanza e il valore dell’enoturismo.
Sono poi interventi degli assessori regionali Vittoria Poggio e Marco Protopapa, che hanno ribadito la loro vicinanza a questo grande progetto. Si è sottolineato quanto sia importante l’impegno di tutti, affinché questa opportunità diventi un momento trainante di cui poter godere negli anni successivi. Altro impegno fondamentale sarà quello di far capire alla cittadinanza che siamo di fronte a un’opportunità unica.
Tra gli ospiti anche Roberto Cava, presidente di Alexala, Stefano Vercelloni, Presidente Città Europea del Vino e Mario Arosio, Presidente del Comitato Promotore e dell’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato.
Si è proseguito con l’intervento da parte di alcuni sindaci dei comuni protagonisti, con i quali si sono sottolineati i punti di forza del progetto grazie anche al superamento di un antico campanilismo a favore di una rete in grado di unire i diversi territori.
Castello di Uviglie
Dopo la presentazione ufficiale ad Acqui Terme, i progetti di Città europea del vino 2024 sono stati presentati nel casalese la mattina di sabato 11 novembre. La seconda tappa si è infatti tenuta presso il Castello di Uviglie a Rosignano Monferrato. Tra i partecipanti all’incontro, ancora ospiti gli Assessori regionali Poggio e Protopapa. E ancora alcune tra le figure fondamentali per la riuscita del progetto: Stefano Vercelloni, Mario Arosio e Umberto Stupenengo, Direttore dell’Enoteca Regionale di Gattinara.
Per l’occasione si è assistito alla presentazione dei territori del vino in ambito UNESCO a cura di Paolo Massobrio, giornalista e fondatore di Golosaria. È poi seguita una degustazione dei vini e la visita presso le Cave del Castello.
Castello di Tagliolo Monferrato
La giornata di sabato 11 novembre si è conclusa nell’ovadese con l’incontro presso il Castello di Tagliolo Monferrato, in una cornice d’altri tempi. Per l’occasione ha preso parola l’onorevole Alessandro Panza e a seguire il Direttore generale di Alexala, Marco Lanza, Mario Arosio e i rappresentanti dei Consorzi di Tutela e le Associazioni di Categoria Agricole.
Un’analisi attenta che ha sottolineato anche come un riconoscimento importante come quello di Città Europea del Vino 2024 possa avere importanti ricadute economiche per il territorio.
“Per noi c’è tanta responsabilità” ha dichiarato il Presidente del Comitato Promotore, Mario Arosio. “In questi due giorni abbiamo ascoltato tanti interventi che ci stimolano a fare bene. Non possiamo e non dobbiamo assolutamente perdere questa grande occasione, soprattutto per le nostre imprese.“
“Stiamo lavorando affinché anche da un punto di vista economico ci sia una ricaduta importante per le nostre imprese” ha proseguito Mario Arosio. “Facendo due conti, con gli eventi già messi in cantiere, toccheremo un giro d’affari che supera i 2 milioni di euro. Dobbiamo lavorare sui numeri per creare le condizioni per avere un risultato importante da un punto di vista economico.“
Il riconoscimento di Città Europea del Vino 2024 rappresenta un vero e proprio salto di qualità per tutti i territori coinvolti. Un’occasione da sfruttare al meglio per rendere queste terre ancora più attrattive e ricche di opportunità per l’economia locale.