Destination Manager: 1°congresso nazionale
Assidema – Associazione Italiana di Destination Manager: ad Asti il primo congresso nazionale dei Ddestination Manager il 27 e 28 settembre
Valorizzare e tutelare la professione emergente del Destination Manager. Questa è la mission principale di Assidema, l’Associazione italiana destination manager che si è costituita nel mese di aprile 2024 grazie alla visione di un gruppo di 10 professionisti del turismo con la missione di definire, sviluppare e promuovere una figura professionale sempre più presente all’interno delle destinazioni, e che da alcuni mesi ha anche il sostegno ufficiale del Governo grazie alla pubblicazione in GU, lo scorso 15 gennaio, della legge 206/2023 che recepisce il Decreto Made in Italy.
Questa legge istituisce il Comitato nazionale del turismo che ha tra i suoi compiti quello di incentivare la creazione di sistemi turistici di destinazione e di nuovi manager di destinazione. Un passo fondamentale per arrivare a una definizione univoca di questa professione, oggi presente in numerosi enti pubblici con compiti non sempre coincidenti.
L’Italia, infatti, attualmente si caratterizza per la presenza di circa 150 Destination Management Organization (DMO) e almeno altrettante Destination Management Company (DMC) distribuite su tutto il territorio nazionale. Non tutte però contemplano ancora questo ruolo. Grazie a questa legge è però certo che il numero dei Destination Manager italiani sia destinato ad aumentare ulteriormente.
L’interesse crescente attorno a questa nuova figura è testimoniato anche dal fatto che già oggi, a pochi mesi dalla costituzione, i Destination Manager associati ad Assidema sono diventati oltre 50 e si sono dati appuntamento ad Asti il 27 e il 28 settembre per il primo Congresso Nazionale e l’approvazione del documento “Vision2030”: in questa occasione Assidema presenterà la sua roadmap e le attività programmate per contribuire a formare i futuri Destination Manager, innovando questo ruolo e contaminandolo con le buone pratiche che arrivano sia dal settore pubblico che da quello privato.
In questo modo si vuole creare una nuova generazione di Destination Manager, più evoluta, competente, innovativa e interconnessa, in grado di operare efficacemente sia nell’ambito pubblico che privato, contribuendo in modo significativo allo sviluppo e alla promozione delle destinazioni turistiche italiane.
Assidema si impegna così a diventare un punto di riferimento per la valorizzazione della professione e per promuovere uno sviluppo più competitivo delle destinazioni turistiche italiane.
I fondatori
I 10 soci fondatori si sono riuniti a Roma nei giorni scorsi e hanno nominato Claudio Dell’Accio come presidente, Flavia Maria Coccia come vicepresidente e Giuseppe Bonanni come segretario e tesoriere. Gli altri co-fondatori sono: Massimo Caravita, Andrea Cerrato, Giancarlo Dell’Orco, Daniele Donnici, Antonio Prota, Elena Sisti ed Emiliano Viola. A questi è affiancato un comitato scientifico, con il compito di
promuovere la ricerca e la formazione sui temi oggetto dell’Associazione e contribuire agli scopi statutari, composto da alte personalità del mondo turistico e presieduto, per il primo triennio, dalla Prof.ssa Luna Leoni. Decine le università italiane che hanno già aderito al progetto.
“Durante la mia carriera – spiega il presidente e co-fondatore Claudio Dell’Accio – ho collaborato con numerose DMO e DMC, contribuendo a creare una rete di professionisti del turismo in Italia e ho osservato differenze significative nell’approccio dei Destination Manager tra il settore pubblico e quello privato. Con Assidema vogliamo diffondere la cultura del destination management e contribuire a definire e formare ciò che questi manager hanno come obiettivo comune: la valorizzazione dei territori in cui operano, non a discapito di altre destinazioni, ma creando valore aggiunto al Sistema Italia”.
“I Destination Manager dovranno possedere non solo competenze specifiche nel settore turistico – aggiunge Giancarlo Dell’Orco, Destination manager e co-founder di Assidema – ma anche soft skills come la coerenza nelle scelte, il coraggio decisionale e la capacità di integrare diversi settori, risorse e strategie di comunicazione, con particolare attenzione all’innovazione tecnologica”.
Stop quindi alla conflittualità tra DMO e DMC con un approccio integrato e complementare tra i Destination Manager del pubblico e del privato.
“Di fronte ad un mercato sempre più vasto ed esigente è fondamentale distinguersi, riorganizzando tempi e modi dei sistemi turistici territoriali – conclude la vicepresidente di Assidema, Flavia Coccia – Per questo è sempre più importante avere degli specialisti con competenze specifiche a cui affidare questo compito. I Destination Manager in questa rivoluzione dell’offerta turistica sono dunque i protagonisti che possono
realizzare uno sviluppo razionale e proficuo del turismo in Italia”
ANDREA CERRATO, DESTINATION MANAGER E COORDINATORE ASSIDEMA PER PIEMONTE E LIGURIA
Ospitare ad Asti il primo Congresso Nazionale di Assidema è un riconoscimento per tutto il gruppo di lavoro del Consorzio Turistico Sistema Monferrato. Il Monferrato registra ogni anno le migliori performance percentuali in termini di flussi turistici della regione, anche per effetto del riconoscimento a Patrimonio Mondiale Unesco del 2014 come parte di quei Paesaggi vitivinicoli del Piemonte con Langhe e Roero. Sistema Monferrato, da sempre pronto a intercettare nuovi
viaggiatori, oggi è più attento a un’offerta sostenibile, green e responsabile.
Andrea Cerrato, Presidente di Sistema Monferrato e consigliere di Assidema ha un’esperienza di oltre vent’anni nel settore incoming ed è co-founder di ViA(E) per Viaggiare, un unicum a livello nazionale, un network di oltre 40 partner pubblici e privati, DMO, DMC, Gal, Fondazioni, Associazioni, un contenitore di oltre 150 tra pacchetti turistici ed experience, coordinati quotidianamente da 5 tour operator e distribuiti ad oltre 2100 Agenzie di Viaggio e Tour Operator Incoming in Italia e all’estero.
“Vendiamo e promuoviamo destinazioni non solo del Piemonte, ma anche di Liguria, Lombardia, Toscana e Sardegna. Presto entreranno altre regioni italiane, ma anche territori francesi” – così Andrea Cerrato, che entra nel merito delle giornate astigiane di Assidema – “Economia delle Relazioni è il titolo del primo congresso Assidema. Un tema al quale sono molto affezionato perché si tratta di un processo studiato per creare o riposizionare destinazioni, ideando una nuova offerta turistica, promuovendola, ma soprattutto vendendola. Ciò che di solito non avviene in tradizionale progetto di marketing territoriale, troppo spesso non attento alla commercializzazione e
all’effettiva ricaduta sul territorio e sulla filiera turistica. Il processo Economia delle Relazioni è codificato in sei fasi per la durata di nove mesi e lo presenterò al Congresso per metterlo a disposizione dei destination manager presenti, 44 partecipanti da tutta Italia, che si riuniscono per contribuire a uno sviluppo turistico più competitivo in Italia. Assidema parte con le migliori intenzioni, codificare la professione del Destination Manager e fare chiarezza su DMO e DMC tenendo in considerazione nuove forme ibride, proprio come ViA(E) per Viaggiare”.
La figura del Destination Manager, spiega ancora Andrea Cerrato, “è destinata a diventare un elemento sempre più strategico nel panorama turistico globale. Non solo dovrà guidare le destinazioni verso uno sviluppo sostenibile, ma sarà anche chiamato a bilanciare le esigenze dei turisti con quelle delle comunità locali, promuovendo un turismo che sia realmente inclusivo, responsabile e capace di generare benessere diffuso”.
Questo nuovo modello di gestione richiede un mix di competenze tecniche, strategiche e relazionali, capaci di affrontare le sfide di un mondo in continua evoluzione. Il Congresso nazionale di Assidema si apre a queste considerazioni.