Distretti del Cibo: nuovi riconoscimenti

Distretti del Cibo: nuovi riconoscimenti per Langhe, Monferrato e Roero
L’Assessorato all’Agricoltura di Regione Piemonte riconosce il Distretto del Cibo e del Vino di Langhe e Monferrato e il Distretto del Cibo del Roero; tra gli obiettivi la valorizzazione dei prodotti locali, lo sviluppo della filiera agroalimentare e la creazione di nuove opportunità economiche
L’enogastronomia è uno dei punti di forza del Piemonte: è un settore trainante dell’economia regionale, anche grazie a prodotti agroalimentari e vitivinicoli che hanno reso queste terre rinomate in tutto il mondo.
Naturalmente per valorizzare i prodotti dell’enogastronomia territoriale occorre generare realtà che operino in sinergia, creare opportunità economiche e offerte turistiche sempre nuove. In tale ottica, di recente l’Assessorato all’Agricoltura del Piemonte ha riconosciuto in maniera ufficiale il Distretto del Cibo e del Vino di Langhe e Monferrato e il Distretto del Cibo del Roero. Si tratta di un grande riconoscimento per i consorzi, i comuni e le associazioni di produttori di questi territori.
Distretto del Cibo e del Vino di Langhe e Monferrato
Il nuovo Distretto nasce con lo scopo di creare un sistema di collaborazioni tra produttori, consorzi e amministrazioni locali. Tra gli obiettivi c’è il miglioramento, non solo della conoscibilità dei prodotti enogastronomici, ma anche dell’offerta turistica. Si punta inoltre a ottimizzare un settore economico che consenta una sostenibilità ambientale.
Il nuovo Distretto del Cibo e del Vino abbraccia le tre province di Asti, Cuneo e Alessandria e comprende le Langhe, l’Astigiano, il Monferrato Astigiano, l’Acquese e la valle Bormida e la Piana Casalese. In quest’area sono quasi 200 i comuni caratterizzati da una forte tradizione vitivinicola.
Il territorio in questione ha una grande storia enogastronomica ed è conosciuto per i prodotti agroalimentari con certificazioni Igp, Dop e Pat, oltre che per la produzione di vini di alta qualità con denominazioni DOC e DOCG. A caratterizzare quest’area che comprende il patrimonio UNESCO di Langhe, Monferrato e Roero, ci sono poi le bellezze paesaggistiche e la ricchezza storico-culturale.
Il nuovo Distretto è nato su iniziativa del Consorzio per la Tutela dell’Asti e il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, in concerto con il Consorzio Tutela Vini d’Acqui, il Consorzio Tutela Cardo Gobbo di Nizza Monferrato, l’Associazione Astesana e Gal Terre Astigiane.
Distretto del cibo del Roero
Il nuovo Distretto del Cibo del Roero nasce con l’obiettivo di creare filiere agroalimentari il più possibile omogenee e che possano operare in sinergia. A tale scopo si punta alla creazione di un piano di attività condiviso che vada a interessare le aziende e i produttori del territorio. Il fine ultimo è la crescita e la promozione di prodotti di qualità, fulcro essenziale delle economie territoriali.
Il nuovo Distretto del Roero consta di 24 comuni. L’ente capofila è l’Associazione Valorizzazione Roero, affiancata dall’Associazione dei Sindaci del Roero, l’Associazione per i Paesaggi Vitivinicoli Langhe Roero Monferrato, il Mercato Ortofrutticolo del Roero e altre associazioni.
Cosa sono i distretti del cibo
I cosiddetti distretti del cibo piemontesi possono essere costituiti ai sensi del regolamento regionale numero 4 del 13 novembre 2020. Individuano sistemi produttivi locali che hanno un forte legame con la tradizione enogastronomica dei territori. Possono partecipare enti pubblici e imprese private, più o meno grandi, nell’ottica di una cooperazione.
L’obiettivo dei distretti del cibo è la valorizzazione e la promozione dei prodotti agroalimentari, oltre che del paesaggio rurale, allo scopo di favorire la filiera produttiva, l’offerta turistica e culturale del territorio.
La costituzione di un distretto avviene tra soggetti pubblici e privati, tramite specifico accordo.
Attualmente in Piemonte si contano tre distretti del cibo. Ai due sopracitati si aggiunge il Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese, già riconosciuto nel 2022.
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