• 29/03/2024

ESPORTAZIONI PIEMONTESI: NEI PRIMI TRE MESI DEL 2022 LE VENDITE OLTRE CONFINE CRESCONO DEL 17,8% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DELL’ANNO PRECEDENTE

 ESPORTAZIONI PIEMONTESI: NEI PRIMI TRE MESI DEL 2022  LE VENDITE OLTRE CONFINE CRESCONO DEL 17,8%  RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DELL’ANNO PRECEDENTE

Esportazioni Piemontesi

Positivi i risultati di tutti i settori di specializzazione e le realtà provinciali

Nel I trimestre del 2022 il valore delle esportazioni piemontesi di merci è stato pari a 13,5 miliardi di euro, il 17,8% in più rispetto al I trimestre 2021, periodo in cui le vendite oltre confine recuperavano già il 6,4% rispetto al periodo gennaio- marzo del 2020.

Nello stesso periodo, il valore delle importazioni di merci è cresciuto del 28,3%, attestandosi a 10,6 miliardi di euro. Il saldo della bilancia commerciale si è confermato conseguentemente positivo per 2,9 miliardi di euro, in diminuzione rispetto ai 3,2 miliardi di euro registrati nel I trimestre 2021.

Nonostante le forti criticità e incertezze presenti a livello internazionale, i risultati regionali dei primi tre mesi del 2022 appaiono ancora fortemente positivi. Alla crescita delle vendite oltre confine si accompagnano, infatti, segnali positivi provenienti anche da produzione industriale, fatturato e ordinativi, segnale che l’economia regionale sta pienamente recuperando quanto perso nel periodo pandemico. Per l’anno in corso, tuttavia, è previsto un rallentamento della ripresa e in particolar modo del commercio internazionale a causa delle conseguenze della guerra Russia-Ucraina.

“In questo primo trimestre dell’anno, il trend piemontese è positivo, ma non così performante come quello italiano e delle altre regioni nostre competitor quali Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Le esportazioni dei nostri prodotti sono ovviamente condizionate dal clima di incertezza geo-politico e dalle preoccupazioni legate al caro energia e al rialzo dei tassi d’interesse. Dobbiamo continuare ad adottare politiche che aiutino le nostre imprese a internazionalizzarsi e dobbiamo investire in progetti innovativi e ad alto contenuto tecnologico, nel pieno rispetto ambientale” ha commentato Gian Paolo Coscia, Presidente di Unioncamere Piemonte.

 

Nei primi tre mesi del 2022 l’export nazionale si è incrementato del 22,9% rispetto al I trimestre 2021, mostrando una crescita molto sostenuta e diffusa a livello territoriale. L’aumento delle esportazioni è stato molto marcato per le Isole (+58,4%), intorno alla media nazionale per il Nord-est (+24,2%) e il Nord-ovest (+23,1%), più contenuto per il Centro (+17,0%) e il Sud (+14,3%).

Il Piemonte, nel periodo in esame, ha evidenziato una dinamica più debole rispetto alla media nazionale e anche a quella ripartimentale.

Confrontando, inoltre, il risultato con quello delle principali regioni esportatrici del Paese emerge come, anche in questo caso, la nostra regione abbia mostrato una crescita più ridotta rispetto a quanto registrato da Lombardia (+23,6%), Emilia Romagna (+24,0%) e Veneto (+19,9%).

A fronte di questo risultato, pur confermandosi la quarta regione esportatrice a livello nazionale, il Piemonte ha visto ridursi la propria quota sul totale delle vendite oltre confine italiane dal 9,7% del I trimestre 2021 al 9,3% del periodo gennaio-marzo 2022.

 

La crescita delle esportazioni piemontesi, in questi primi tre mesi del 2022, ha riguardato la totalità dei settori di specializzazione, seppur con intensità differenti.

I mezzi di trasporto, primo settore delle esportazioni regionali con una quota del 20,6%, hanno segnato una crescita tendenziale del 21,9%, superiore a quella media regionale, grazie al trend vivace registrato dal comparto aerospaziale. La meccanica, secondo settore per vendite oltre confine, è cresciuta del 9,3% rispetto all’analogo periodo del 2021, mentre l’industria alimentare e delle bevande ha mostrato un incremento più sostenuto (+22,4%). Al di sopra del dato medio piemontese si collocano anche le performance di metalli (+26,8%), chimica (+33,9%) e del tessile e abbigliamento (+30,8%).

Nel periodo gennaio-marzo 2022 il bacino dell’Ue 27 ha attratto il 56,4% dell’export regionale, mentre il 43,6% si è diretto verso mercati extra-Ue 27.

Complessivamente le esportazioni verso i mercati comunitari sono cresciute del 14,7% rispetto allo stesso trimestre del 2021.

I più importanti mercati dell’area per le merci piemontesi si confermano quello francese e quello tedesco, con quote rispettivamente pari a 14,0% e 13,6%. La crescita delle esportazioni piemontesi verso questi due mercati nel I trimestre 2022 è stata dell’11,1% verso la Francia e del 14,4% verso la Germania.

Risultano superiori alla media regionale le variazioni delle esportazioni dirette in Spagna (+18,8%), nei Paesi Bassi (+30,8%), in Belgio (+23,7%) e in Romania (+24,6%). Meno intensa la dinamica evidenziata verso il mercato irlandese (+2,5%) e quello polacco (+0,8%).

 

Le esportazioni verso i Paesi extra-Ue 27, grazie anche alla ripresa delle vendite sul mercato britannico (+28,4%), che nel I trimestre 2021 avevano subito una flessione dell‘11,5%, hanno registrato un incremento più elevato (+21,9%) rispetto a quello evidenziato per l’area comunitaria.

Gli Stati Uniti, con una quota del 7,7% dell’export piemontese e una crescita tendenziale dell’11,7%, si sono confermati il primo mercato extra-Ue27 anche nel I trimestre del 2022.

Superiori alla media regionale gli incrementi registrati verso la Svizzera (+20,7%) il Messico (+19,3%) e la Corea del Sud (+30,4%). Positivo, ma con una crescita meno intensa, il risultato della Turchia (+14,1%).

Appaiono invece negativi i trend verso la Cina (-3,6%), il Brasile (-1,8%) e, come era prevedibile, la Russia (-11,4%).

Tra i nuovi mercati piemontesi, in questi primi tre mesi del 2022, troviamo il Kuwait, grazie alla crescita della vendita in questo Paese sia di mezzi di trasporto che di prodotti dell’editoria, audiovisivi e delle attività radiotelevisive piemontesi.

A livello territoriale tutte le province evidenziano dinamiche positive. Il dato migliore appartiene a Biella (+38,3%), che registrava però ancora una forte flessione nel I trimestre del 2021 (-19,6%). Il Verbano Cusio Ossola segna una crescita del 31,1%, seguito da Novara (+27,7%) e Torino (+21,5%). Mostrano un incremento a doppia cifra rispetto ai primi tre mesi del 2021 anche Vercelli (+12,6%) e Alessandria (+15,4%). Realizzano, infine, un aumento d’intensità inferiore Cuneo (+7,5%) e Asti (+4,2%).

Redazione

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