GOWelfare: il welfare aziendale a sostegno del territorio

Moncalieri aderisce a GoWelfare con l’obiettivo di sostenere i negozi di prossimità e potenziare l’economia circolare con il sostegno dei lavoratori
I dipendenti di aziende pubbliche e private hanno spesso a disposizione crediti welfare che solitamente vengono spesi sulle piattaforme online, nelle grandi catene o convertiti in buoni carburante. Da questa economia sono tagliati fuori i piccoli negozi di prossimità.
Eppure, se i lavoratori avessero la possibilità di spendere i loro crediti welfare nei negozi locali si registrerebbe un impatto positivo sul territorio, soprattutto in un periodo economicamente così delicato, come quello attuale. È nata proprio da queste considerazioni GOWelfare, un’applicazione sviluppata da Tantosvago-Società Benefit, una delle principali aziende italiane specializzate nella fornitura di servizi per le welfare agency, nata nel 2016 (dal 2022 ha ceduto il 75% delle sue quote a Unipol Assicurazioni Spa). Si aprono così nuove prospettive per il welfare aziendale.
Il comune di Moncalieri ha recentemente aderito al progetto, con pieno sostegno del sindaco Paolo Montagna: «Visto che le grandi aziende erogano ai propri dipendenti voucher detassati da spendere nelle GDO e servizi nazionali, l’amministrazione comunale di Moncalieri vuole aiutare i cittadini moncalieresi e non, dipendenti delle grandi aziende, a spendere i voucher nei nostri esercizi commerciali di vicinato, per creare questo circolo virtuoso sul nostro territorio».
Come funziona GOWelfare
I commercianti dovranno scaricare l’app GOWelfare business (disponibile sia su App Store sia su Google Play) e si potranno registrare in pochi passaggi. Per ricevere i pagamenti con crediti welfare, basterà generare attraverso l’app il codice DR specifico per il prodotto acquistato e mostrarlo al cliente.
Fino a fine 2023 non sono previsti costi per i commercianti. «Insieme a Unipol abbiamo deciso dare questo beneficio ai primi che aderiranno a GOWelfare – spiega Luca Rossi, responsabile Partnership & Founder di Tantosvago –. Poi la fee richiesta varierà dal 3 al 7 per cento, una piccola cifra, se si pensa che i buoni pasto incidono quasi al 18%. Ecco, GOWelfare è una sorta di buono pasto 3.0, che posso spendere in qualsiasi tipologia di esercizio commerciale». Dai negozi di abbigliamento ai fornitori di prodotti sanitari, dai centri sportivi ai saloni di bellezza, dai ristoranti ai panifici, dalle ferramenta alle librerie, fino ad edicole, bar, pub, musei e gallerie d’arte.
Ancora più semplice l’utilizzo per i lavoratori, che attraverso l’app GOWelfare potranno stanziare una somma del piano welfare aziendale per gli acquisti attraverso l’app e via mobile potranno fare i loro acquisti nei negozi aderenti. A ogni acquisto, i crediti vengono scalati e trasferiti direttamente nel borsellino del negoziante, che emetterà regolare scontrino.
GOWelfare cresce in Piemonte
In Piemonte l’app GOWelfare è già piuttosto diffusa. Hanno aderito i capoluoghi Novara, Vercelli, Verbania e Biella, a breve dovrebbe toccare a Cuneo. Nella cintura di Torino, oltre a Moncalieri, si contano Nichelino, Collegno, Grugliasco e Settimo Torinese. E tra novembre e dicembre sarà il turno del Comune di Torino.
«Ci appoggiamo sempre alla pubblica amministrazione locale e alle associazioni di categoria per farci conoscere dai negozi del territorio – conclude Luca Rossi –. A Moncalieri, nel kit che invieremo ai negozianti, ad esempio, con le istruzioni e le vetrofanie, sarà inclusa una lettera del sindaco, che ha sostenuto il nostro progetto con grande entusiasmo».