Con Teoresi, HiFuture guarda ai mercati internazionali
L’amministratore delegato Luigi Zoccolante racconta sfide e obiettivi di HiFuture, azienda leader nella programmazione di sistemi embedded
«Abbiamo avuto una crescita lineare per dieci anni, abbiamo raggiunto clienti importanti, in ambiti eterogenei. Nel 2022 ci siamo accorti di aver raggiunto una dimensione non più scalabile solo con le nostre forze. L’opportunità della torinese Teoresi è arrivata nel momento perfetto».
Così Luigi Zoccolante, amministratore delegato di HiFuture, inquadra l’acquisto dell’azienda da parte del Gruppo Teoresi. Eccellenza italiana nella programmazione di sistemi embedded (sistemi elettronici integrati hardware e software all’interno dei dispositivi), dopo un 2023 volto a integrarsi all’interno del gruppo, per il 2024 HiFuture (sito web) si prepara a intraprendere un percorso di internazionalizzazione.
Dal trasporto ferroviario sino agli apparecchi medicali, passando per l’elettronica di consumo, sono numerosi i mercati in cui offre soluzioni tecnologiche di frontiera. Vero e proprio laboratorio per il futuro, HiFuture accompagna le aziende dallo sviluppo dei prodotti tecnologici, fino alla validazione e certificazione della sicurezza dei sistemi.
Zoccolante, come avete costruito il vostro posizionamento nei dieci anni di attività?
«Siamo nati nel 2013, da un gruppo di colleghi prevenienti da un’azienda del settore, l’obiettivo era mettere insieme una capacità di progettazione per sistemi embedded di alta qualità.
Oltre alle competenze tecnologiche, sono fondamentali la fase di testing e di certificazione, che rappresentano la nostra specializzazione e il nostro punto di forza. In dieci anni siamo cresciuti moltissimo e nel 2022 avevamo raggiunto il massimo che avremmo potuto ottenere solo con le nostre forze.
In quel momento si è presentata l’opportunità di entrare nel Gruppo Teoresi, una realtà multinazionale, che opera in ambiti vicini ai nostri e con competenze a volte condivise, a volte complementari. Dopo un anno di integrazione, siamo pronti a iniziare questa nuova avventura».
Quali sono i punti di forza che portate nel gruppo?
«Siamo riusciti a imporci in mercati diversi, facilitati dal fatto che le tecnologie di base non sono specifiche di un settore, ma per lo più sono orizzontali, sono poi le applicazioni che si differenziano.
Quello che è importante nei sistemi embedded, oltre alla dimensione tecnologica, sono il rispetto delle normative, la verifica della conformità e l’attenzione alla sicurezza, tutti elementi che rappresentano la nostra peculiarità più forte, che non è così facile trovare sul mercato».
Nei prossimi anni sono destinati a crescere i settori che necessitano di sistemi embedded. Quali sono le principali soluzioni proposte da HiFuture?
«Per dare qualche esempio, tra le tecnologie Life Science, siamo attivi nella cura di malattie rare e nell’ambito delle analisi cliniche, anche attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale.
Collaboriamo con CNAO (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) per lo sviluppo di tecnologie per terapie antitumorali innovative. Inoltre, siamo specializzati nella progettazione e nel supporto alla certificazione di dispositivi innovativi in ambito medicale.
Cambiando settore, tra gli apparecchi elettronici che integrano le nostre tecnologie c’è il progetto di un sistema di controllo della qualità della produzione dei tessuti. O ancora, in ambito railway, i progetti di system integration di HiFuture trovano applicazione in test di sicurezza all’interno della cabina di pilotaggio e nel data-logging per la misurazione dell’energia assorbita e rigenerata dai convertitori ferroviari».
Quali sono gli obiettivi e le sfide da affrontare nel prossimo futuro?
«La sfida primaria è rendere effettivo il nostro posizionamento all’interno del gruppo, come punto di riferimento per la progettazione embedded. Teoresi è forte sul software, con tante specializzazioni verticali, noi porteremo il nostro supporto in quelle che potremmo definire le parti basse della progettazione, con tanto di collaudo e verifica del prodotto.
L’altra sfida fondamentale è quella dell’internazionalizzazione: Teoresi ci potrà aiutare a creare le giuste sinergie per andare su quei mercati esteri dove è presente e consolidata. Noi porteremo le nostre capacità progettuali su hardware e firmware, che sono il nostro tratto distintivo».