Monregalese-Cebano: 3° distretto bio d’Europa
Giornata biologico: la Granda Vanta uno dei 3 migliori distretti bio d’Europa, quello Monregalese-Cebano. Il nostro Paese è leader biologico in Europa ma cresce l’import, ecco il decalogo anti-frodi
Uno dei tre migliori distretti bio d’Europa è in Provincia di Cuneo: è il Distretto del Cibo Monregalese-Cebano ad indirizzo biologico, premiato agli EU Organic Awards 2024, dedicati agli attori lungo la catena del biologico che hanno sviluppato progetti innovativi e stimolanti producendo un reale valore aggiunto per il consumo di cibo nel segno della sostenibilità ambientale. È quanto evidenziato dal Distretto Monregalese-Cebano, in occasione della cerimonia di premiazione che ha luogo a Bruxelles oggi, 23 settembre, in occasione della Giornata europea del biologico.
“Un apprezzabile riconoscimento europeo – commenta il Presidente del Distretto, Renato Suria – che conferma la rilevanza di fare sinergia sul territorio per espandere tecniche produttive a basso impatto ambientale e sancisce il ruolo cruciale di custodi dell’ambiente svolto dai nostri agricoltori e allevatori contro l’affermarsi di modelli di consumo omologanti che minacciano il Made in Italy”.
Si tratta di un traguardo che offre una vetrina di livello internazionale al Distretto del Cibo Monregalese-Cebano, che comparirà nella campagna di informazione curata dalla Commissione Risorse Naturali interna al Comitato europeo delle Regioni dell’UE, regalando grande visibilità oltre confine al territorio monregalese-cebano e alle sue tipicità agroalimentari.
Il Distretto sarà, inoltre, al Salone del gusto Terra Madre, il prossimo 29 settembre a Torino, per raccontare l’impegno quotidiano di un territorio e di decine e decine di aziende che si prendono cura della biodiversità e della bellezza dei paesaggi e valorizzano un patrimonio unico di cultura e tradizioni contadine.
La Granda è la Provincia piemontese con il maggior numero di aziende agricole bio, pari al 46% del totale regionale, che producono soprattutto vino, molto richiesto a livello internazionale, ortofrutta, cereali, foraggi e prodotti dell’apicoltura e dell’allevamento: un contributo rilevante al successo del bio nel nostro Paese. Infatti, secondo l’analisi su dati Sinab, l’Italia è leader nell’Unione europea per il bio grazie alle 84.000 aziende agricole attive sul territorio nazionale, più del doppio della Germania e un terzo in più della Francia.
Un record, tuttavia, minacciato dall’aumento delle importazioni di prodotti biologici dall’estero, cresciute del 40% nel 2023, in controtendenza rispetto al dato UE. Prodotti che non assicurano la stessa qualità e sicurezza di quelli nazionali ma che finiscono spesso per essere venduti come tricolori grazie alla mancanza di un’etichettatura d’origine riconoscibile.
Per tutelare il lavoro delle imprese che hanno scelto il metodo di produzione biologico è urgente fare ogni possibile sforzo per valorizzare il prodotto agricolo bio nazionale, favorendo la creazione di filiere interamente made in Italy, dal campo fino alla tavola, e rendendo operativo il marchio del biologico italiano, previsto dalla Legge 23/2022. Solo in questo modo i consumatori potranno riconoscere immediatamente, dalle etichette, le produzioni biologiche nazionali garantite e certificate.
È però anche necessario affermare al più presto in Europa il principio di reciprocità rispetto alle importazioni, ovvero stesse regole per il bio comunitario e quello dei Paesi terzi, poiché non è possibile accettare che entrino nel nostro Paese cibi coltivati secondo regole non consentite nella UE. Fermare la concorrenza sleale delle importazioni a basso costo e valorizzare il vero prodotto tricolore sono le condizioni fondamentali per costruire filiere biologiche dal campo alla tavola.
Per salvaguardare i consumi bio degli italiani, che nel 2023 hanno raggiunto il valore di 3,8 miliardi di euro nella GDO, Coldiretti Bio ha elaborato un decalogo con i consigli per scegliere la qualità e difendersi dal rischio frodi.
IL DECALOGO ANTI FRODI
- Verifica sempre la presenza dell’eurofoglia nell’etichetta del prodotto biologico (l’eurofoglia è il logo europeo del bio, una foglia bianca formata da 12 stelle su sfondo verde)
- Leggi le indicazioni obbligatorie per il prodotto venduto sfuso e verifica la certificazione per il biologico del venditore
- Verifica l’origine Italia del prodotto biologico, che nell’etichetta deve essere sempre presente sotto l’eurofoglia
- Acquista direttamente dalle aziende agricole biologiche nei punti vendita o nei mercati
- Preferisci prodotti biologici locali, coltivati vicini al luogo di consumo
- Preferisci prodotti biologici freschi di stagione
- Scegli prodotti biologici che recuperano varietà tradizionali e razze di animali autoctone a tutela della biodiversità
- Scegli prodotti biologici che hanno subito trasformazioni minime, evitando il bio ultraprocessato
- Preferisci prodotti biologici con packaging essenziale ed ecosostenibile
- Adotta una dieta differenziata a base di tutti i prodotti biologici della dieta mediterranea: verdura, pasta, olio evo, carne e pesce, vino, ecc.