Prima dell’Alta Langa: Grande successo per lo spumante metodo classico
Grande partecipazione all’evento dedicato all’Alta Langa DOCG testimonia l’importanza di questo spumante che ha fatto registrare un aumento della produzione e delle vendite
Si è tenuta lunedì 8 maggio presso la Reggia di Venaria la “Prima dell’Alta Langa 2023“, l’evento dedicato allo spumante metodo classico piemontese.
La grande partecipazione conferma il prestigio dell’Alta Langa, spumante con denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) che prevede un disciplinare molto rigido.
All’evento hanno debuttato nuove etichette, a indicazione della crescita del numero dei produttori negli ultimi anni. Si pensi infatti che nel 2018, alla Prima dell’Alta Langa, i produttori erano solo 18, mentre quest’anno erano ben 60.
La crescita esponenziale dell’offerta si accompagna a un aumento di vendite e di richieste; questa tendenza porterà a un ulteriore intervento sul territorio con l’impianto di nuovi vigneti. Previsioni di crescita anche per quanto riguarda il mercato estero.
L’evento
La Prima dell’Alta Langa 2023 si è tenuta lunedì 8 maggio presso la Reggia di Venaria, dove è stato presentato il millesimo 2019 agli addetti del settore e ai giornalisti. Per l’occasione sono accorsi 2000 partecipanti accreditati, tra operatori horeca (albergatori, ristoratori, bar e catering) e giornalisti.
Presenti più di 140 etichette per 60 produttori dell’Alta Langa: numeri importanti per una denominazione in continua crescita. Tra le etichette il millesimo più recente, relativo all’annata 2019, e i più datati come quello del 2006.
Traspare un grande entusiasmo dei produttori partecipanti, i quali sono i primi testimoni di un settore in grande crescita negli ultimi anni. Un trend che fa ben sperare anche per le prospettive di crescita future.
La crescita dell’Alta Langa
La denominazione dello spumante Alta Langa ha conosciuto un’evoluzione continua sin dall’inizio degli anni novanta, epoca in cui i primi sette produttori si misero insieme per dare vita al famoso metodo classico. Dopo anni di lavoro, finalmente arriva il riconoscimento della DOC nel 2002, alla quale segue la DOCG nel 2011 (con riferimento al millesimo del 2008).
Ad oggi i produttori sono sessanta per quasi 400 ettari coltivati a vite e dislocati in 149 comuni tra le province di Asti, Cuneo e Alessandria.
Nel 2022 le vendite sono cresciute del 67%. Attualmente il mercato dell’Alta Langa ha un valore di circa 30 milioni di euro, ma è destinato a espandersi su nuovi mercati come quello europeo e statunitense.
Visto l’aumento di vendite e richieste, per i prossimi anni si prevede un incremento di 220 ettari coltivati a vigneto, con conseguente aumento delle bottiglie prodotte (attualmente tre milioni).
Come si produce l’alta Langa DOCG
Lo spumante metodo classico Alta Langa DOCG è prodotto con uve Pinot nero e Chardonnay, raccolte in un’unica vendemmia sulle colline astigiane, cuneesi e alessandrine. Il vino deve riportare l’anno della vendemmia in etichetta. Il metodo di produzione segue un rigido disciplinare secondo il quale il vino deve rifermentare in bottiglia per almeno 30 mesi.
Lo spumante Alta Langa DOCG può essere bianco o rosato, brut (meno di 15 grammi di zucchero per litro) o a dosaggio zero (meno di 3 grammi di zucchero per litro).
La denominazione fa capo al Consorzio dell’Alta Langa DOCG, che ha lo scopo di tutelare e promuovere lo spumante in Italia e nel resto del mondo.