• 10/09/2024

Raccolta funghi 2023. Numeri in crescita

 Raccolta funghi 2023. Numeri in crescita

Funghi: sul territorio la ‘vendemmia dei porcini’ registra un +20%, ma a macchia di leopardo. Anche in provincia è partita la caccia al fungo

Dove sono arrivate le piogge, con l’abbassamento delle temperature, si sono create le condizioni favorevoli alla crescita dei funghi. Una “vendemmia dei porcini” che registra nella provincia di Alessandria un +20%, ma a macchia di leopardo, con alcune zone gettonatissime di esemplari, come Acquese e Ovadese, ed altre decisamente con meno, come Novese e Tortonese.

E’ quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti Alessandria con la caccia a porcini, chiodini, finferli e altre varietà entrata nel vivo: le condizioni ottimali richiedono terreni umidi senza piogge torrenziali, una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all’interno del bosco.

A sostenere la svolta positiva è stato un settembre 2023 che ha alternato caldo, pioggia e umidità facendo gioire gli appassionati, dopo un inverno asciutto che ha visto un forte recupero del deficit idrico in primavera ed estate con un aumento del 10-15% di precipitazioni nei primi otto mesi dell’anno rispetto alla media storica, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr.

“L’attività di ricerca non ha solo una natura hobbistica che coinvolge moltissimi vacanzieri e svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta un’importante integrazione di reddito per migliaia di “professionisti” impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -.

E’ necessario tuttavia evitare le improvvisazioni e seguire alcune importanti regole che vanno dal rispetto di norme e vincoli specifici presenti nei diversi territori, alla raccolta solo di funghi di cui si sia sicuri e non fidarsi assolutamente dei detti e dei luoghi comuni, ma anche rivolgersi sempre, in caso di incertezza, per controlli ai Comuni o alle Unioni micologiche e utilizzare cestini di vimini ed evitare le buste di plastica”.

E per chi li acquista Coldiretti invita a verificare l’indicazione il luogo di raccolta o coltivazione, dell’origine in etichetta o su appositi cartellini che deve essere riportato obbligatoriamente. Le indicazioni obbligatorie devono essere presenti sui documenti che accompagnano il prodotto in tutte le fasi della commercializzazione e che l’indicazione del Paese di origine è sempre obbligatoria per tutti i prodotti ortofrutticoli freschi, anche se esentati dal rispetto della norma di commercializzazione generale, come tartufi e funghi spontanei.

Il consiglio è quello di recarsi nei mercati di Campagna Amica dove molto spesso è possibile acquistare anche funghi coltivati. E, per buongustai che preferiscono gustarli direttamente nei menù, ci sono i piatti proposti dai cuochi contadini negli agriturismi Terranostra.

“I funghi sono prodotti di valore medio sotto il profilo nutrizionale e contengono in prevalenza acqua, ma anche proteine, carboidrati, sostanze minerali e vitamine. – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -.

Possono essere consumati freschi, congelati, essiccati o conservati sottovetro, ma l’attitudine alle diverse preparazioni differisce a seconda delle diverse varietà. La buona stagione è un’opportunità anche per i buongustai che preferiscono cercarli sugli scaffali: in questo caso la Coldiretti invita a verificare l’indicazione, il luogo di raccolta o coltivazione, che deve essere riportato obbligatoriamente. Una garanzia per sapere se i pregiati frutti del bosco sono Made in Italy o se sono arrivati da Paesi lontani con minore freschezza e garanzie di qualità e sicurezza alimentare”.

Durante l’anno se ne consuma in media circa un chilo a testa. Dal punto di vista della sicurezza Coldiretti consiglia soprattutto di non raccogliere funghi “sconosciuti” e di documentarsi sull’itinerario, scegliendo percorsi adatti alle proprie condizioni fisiche.

Il decalogo di Coldiretti per il “cacciatore” di funghi

– Documentarsi sull’itinerario e scegliere i percorsi adatti alle proprie condizioni fisiche
– Comunicare a qualcuno il proprio tragitto evitando le escursioni in solitaria
– Attenzione ai sentieri nel bosco che possono diventare scivolosi a causa della pioggia
– Consultare i bollettini meteo e stare attenti al cambio del tempo
– In caso di rischio fulmini non fermarsi vicino ad alberi, pietre e oggetti acuminati
– Usare scarpe e vestiti adatti con scorte di acqua e cibo.
– Non raccogliere funghi sconosciuti
– Verificare i limiti alla raccolta di funghi con i servizi micologici territoriali
– Pulire subito il fungo da rami, foglie e terriccio
– Per il trasporto meglio usare contenitori rigidi e areati che proteggono il fungo

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Redazione

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