RENTRI gli obblighi per le aziende
Le aziende produttrici di rifiuti dovranno presto adeguarsi al RENTRI, il Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti
Si tratta di un cambiamento importante nell’ambito delle discipline ambientali che porterà a miglioramenti in ottica di gestione dei rifiuti, ma obblighi importanti per alcune aziende. Ne abbiamo parlato con Elisa Salcio, co-founder di A.E. ecologia s.n.c. di Ovada, nell’alessandrino.
Quando nasce A.E. ecologia e con quali obiettivi?
“A.E. Ecologia (sito web) nasce circa due anni fa dall’idea mia e mio fratello Andrea di dare vita a questa start-up, una scelta portata avanti grazie alle nostre competenze in ambito rifiuti, ma anche dettata dal fatto che attualmente c’è una forte attenzione alla cosiddetta economia circolare e al rispetto dell’ambiente. Si tratta di un settore soggetto a una serie di normative molto importanti per le quali non è possibile improvvisarsi e le aziende hanno sempre più necessità di un consulente esterno. Per questo abbiamo dato vita a questo progetto che ci sta regalando belle soddisfazioni. La nostra sede si trova ad Ovada, in provincia di Alessandria e operiamo principalmente in Piemonte”.
L’entrata in vigore del RENTRI obbligherà molte aziende a cambiare il proprio approccio alla gestione dei rifiuti. Ma che cos’è il RENTRI e da quando sarà operativo?
“Il RENTRI, acronimo di Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti, è un nuovo sistema che mira ad ottenere un metodo di tracciabilità dei rifiuti totalmente digitale. Ad oggi per la gestione dei rifiuti è necessaria la tenuta di appositi registri e formulari cartacei, ma con il RENTRI è prevista una dematerializzazione di tutta la documentazione e il materiale cartaceo andrà piano piano a scomparire, lasciando spazio ai registri telematici. Questo porterà dei vantaggi, sia in termini di tracciabilità, sia in termini di sicurezza.
Inoltre verrà inserito un sistema di geolocalizzatore per i mezzi di trasporto che consentirà la produzione automatica della quarta copia del formulario: un documento importantissimo che indica la quantità esatta e certificata dei rifiuti trasportati. Ad oggi, con la documentazione cartacea, il meccanismo di scambio documentale prevede tempistiche strette che possono creare problematiche, mentre con il nuovo sistema telematico sarà tutto più snello e sarà più semplice evitare sanzioni dovute a ritardi.
Una delle domande che mi viene fatta più spesso è se il RENTRI è già entrato in vigore. La risposta è sì. È entrato in vigore con pubblicazioni in Gazzetta Ufficiale il 15 giugno 2023.
Attualmente siamo in una fase transitoria nella quale si stanno definendo diversi aspetti: come verrà impostato, la modalità di accesso, le deleghe. Sicuramente cambierà l’approccio, ma verranno anche introdotti nuovi formati per la documentazione da compilare.
La partenza effettiva del RENTRI sarà invece a dicembre del 2024 e si procederà a scaglioni. Partiranno prima le aziende con più di 50 dipendenti e si proseguirà andando ad assorbire anche le aziende di minori dimensioni, come per esempio la piccola officina meccanica.
Diciamo che le aziende andrebbero un po’ sensibilizzate su questo tema. Già oggi, con il sistema cartaceo, capita che i registri di tante aziende, vuoi per mancanza di tempo o per altri motivi, non siano aggiornati. Non dimentichiamo che questo comporta delle sanzioni pesanti per l’azienda produttrice di rifiuti. Capita spesso di confrontarsi con aziende che non hanno i registri aggiornati, calcolando che questa operazione di aggiornamento dev’essere fatta ogni 10 giorni. Addirittura, in alcuni casi, i registri non vengono aggiornati da più di un anno e questo è molto grave, soprattutto se ci dovessero essere dei controlli da parte dei relativi organi preposti.
Con la partenza del RENTRI le aziende dovranno farsi trovare pronte, adeguandosi al nuovo sistema. Per questo è molto importante portare avanti un lavoro di sensibilizzazione sul tema. Naturalmente affidarsi a un’impresa che offre un servizio di affiancamento nella gestione dei rifiuti può essere un grande aiuto”.
Qual è il ruolo di A.E. ecologia in questo scenario? E quali servizi potete offrire alle aziende che si troveranno obbligate ad aderire a questa nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti?
“A.E. ecologia utilizza già un software per la gestione in modalità telematica dei registri. Il software che utilizziamo dovrà poi interfacciarsi con il RENTRI. Di fatto è un servizio che già offriamo, dobbiamo solo adeguarci a quelle che saranno le linee guida.
Noi ci teniamo molto a supportare il cliente, anche perché molte aziende non si ricordano di aggiornare i registri, di aggiornare gli scarichi, di tenere d’occhio le giacenze e svolgere tutte le attività propedeutiche a una corretta gestione. Noi cosa facciamo? L’azienda ci fornisce tutti i dati e noi provvediamo a gestire il tutto nel migliore dei modi.
In concreto, i servizi che offre A.E. ecologia sono la tenuta dei registri di carico e scarico in modalità telematica e la compilazione del MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale). Anche quest’ultima attività, grazie al sistema telematico, risulta più trasparente. Prima, quando c’era la compilazione manuale del MUD cartaceo, il margine di errore era molto alto.
Inoltre svolgiamo attività di consulenza e controllo delle giacenze, permettendo al cliente di tenere sotto controllo il deposito temporaneo di rifiuti e quindi di non andare oltre i limiti previsti dalla legge”.
Quali sono i vantaggi del RENTRI?
“Diciamo che con l’obbligo di inviare i dati per via telematica una volta al mese a questo Registro Elettronico, si riesce a tenere sotto controllo la quantità dei rifiuti che un’azienda produce.
Questo offre il vantaggio di avere più controllo sul deposito temporaneo che per legge ha dei limiti temporali e volumetrici, la cui violazione comporta delle sanzioni molto pesanti”.
La tutela dell’ambiente passa anche dal corretto stoccaggio dei rifiuti da parte delle aziende che devono necessariamente rispettare le normative ambientali. In quest’ottica qual è il vostro ruolo?
“La A.E. ecologia si occupa in questo senso anche di vendita di appositi contenitori e imballaggi per il corretto stoccaggio dei rifiuti, come per esempio i Big bag. Ma ci occupiamo anche della relativa consulenza sul corretto stoccaggio, etichettatura e gestione dei rifiuti.
Una volta che il rifiuto viene prodotto dall’azienda, ci sono una serie di operazioni che vanno eseguite. Per un corretto confezionamento, i contenitori devono essere omologati per le caratteristiche specifiche del rifiuto, che sia pericoloso o non pericoloso.
Questo per quanto riguarda il confezionamento, poi c’è anche tutto il discorso relativo alle etichette. Dopo che il rifiuto è stato confezionato, si passa alla relativa etichettatura. Questa è molto importante anche ai fini del trasporto, perché se durante il viaggio dovesse verificarsi un incidente, proprio grazie alle etichette sarà possibile identificare nell’immediato il rifiuto sversato.
Naturalmente noi di A.E ecologia offriamo una consulenza a tutto tondo sia in tema di stoccaggio, sia di etichettatura.
Purtroppo nel mondo della gestione dei rifiuti c’è un po’ di superficialità. Le aziende andrebbero responsabilizzate e il nostro ruolo è anche quello di evitare che commettano errori relativi alla tenuta dei registri, ma anche errori attinenti al corretto stoccaggio: in questo contesto il limite tra una sanzione amministrativa e il penale è molto sottile”.