Vendemmia 2023: le Langhe sono pronte

La Cantina Piazzo, nel cuore delle Langhe si prepara ad una stagione di vendemmia con un giorno di didattica per curiosi ed enoturisti
Guardando il cielo e in attesa dell’ultima valutazione sugli acini in 70 ettari di vigneti anche Piazzo si prepara alle vendemmie. Si parte con Pinot Nero e Chardonnay per l’Alta Langa, l’ultima etichetta della cantina, per poi iniziare a settembre con il Moscato. I vitigni più connotativi, i nebbioli da Barbaresco e Barolo, che rappresentarono il 60% delle superfici vitate, dovranno pazientare ancora alcune settimane.
Ciò per dire che se sono in programma articoli sulla vendemmia, ci siamo e siam pronti. Le belle colline di Langhe sono lo scenario perfetto per valorizzare questo momento pieno di tradizione e di pathos.
Simone Allario Piazzo, terza generazione della cantina e vicepresidente dell’Enoteca Regionale del Barbaresco, può raccontare presente, passato e … il futuro di quest’annata 2023 quando la sfida si sposterà della vigne alle botti.
Per curiosità il 30 settembre è prevista, su appuntamento, una vendemmia didattica per curiosi e enoturisti.
La Cantina Piazzo nasce, oltre 50 anni fa, da un progetto di famiglia e di lavoro, strettamente collegato al territorio delle Langhe, a pochi km da Alba.
I fondatori sono i coniugi Armando Piazzo e Gemma Veglia che hanno investito energie e risorse nel vitigno principe di quelle terre, il Nebbiolo, oggi alla base di due dei vini più apprezzati al mondo: il Barbaresco e il Barolo.
Dal 1979 inizia a vinificare il futuro Barbaresco, negli stessi anni entra in azienda la figlia Marina con il marito Franco sviluppano e modernizzano la cantina. Continuano le acquisizioni e gli impianti che portano la cantina Piazzo ai suoi 70 ettari – estesi tra i comuni di Alba, Treiso, Novello, Mango e Guarene – di cui il Nebbiolo rappresenta il 60% della superfice vitata, destinata per la maggior parte al Barbaresco e al Barolo.
Oggi sono 400.000 le bottiglie prodotte ogni anno solo da uve di proprietà con diciotto le etichette destinate per il 90% al mercato estero e per il restante 10% al mercato nazionale. La produzione vede in testa il Barbaresco con 55,000 bottiglie. Le sfide degli ultimi anni sono la conversione al green opera della terza generazione con Simone e Marco Allario Piazzo.