Vendemmia piemontese: criticità climatiche

Il caldo torrido di agosto e la scarsità di piogge hanno anticipato la vendemmia di alcune uve; si prevede comunque una produzione del vino piemontese ai livelli del 2022
Caldo intenso e siccità: è questa la condizione che ha accompagnato gli ultimi mesi e che ha pesato non poco sulle pratiche agricole nostrane. Il cambiamento climatico ci sta abituando a estati sempre più calde e poco piovose, circostanze che incidono in maniera drastica su viticoltura e vendemmia.
Le alte temperature, associate alla scarsità di acqua, comportano una maturazione rapida delle uve, per le quali è necessario procedere con una raccolta anticipata. Non è un caso se quest’anno in alcune aree del Piemonte la vendemmia sia iniziata già a metà agosto per uve come Pinot e Chardonnay destinate alla produzione dello spumante Alta Langa.
Altri vitigni (più tardivi), come Dolcetto, Barbera, Nebbiolo, Cortese ed Erbaluce hanno potuto godere delle piogge di fine agosto e dell’abbassamento di temperature, scongiurando una vendemmia che sembrava dover essere anticipata.
Per quanto riguarda i grappoli già vendemmiati si tratta per lo più di vini destinati alla produzione di spumanti. Nonostante le avversità climatiche e la raccolta anticipata, le previsioni parlano di una produzione che dovrebbe eguagliare quella dello scorso anno.
Le previsioni per il 2023
Il caldo torrido di agosto, le grandinate e l’assenza di piogge hanno inciso notevolmente sulla produzione vitivinicola italiana. A livello nazionale si parla di un calo pari al 14%, con una previsione di 43 milioni di ettolitri di vino prodotti rispetto ai 50 milioni dell’anno precedente.
In Piemonte, invece, le previsioni parlano di un assestamento della produzione sui livelli del 2022, con 2,26 milioni di ettolitri. Ad ogni modo siamo comunque di fronte a un calo di produzione rispetto alle previsioni che parlavano di un +5%: un rallentamento dovuto proprio alle criticità climatiche di quest’estate.
A metà agosto le prime uve protagoniste della vendemmia sono state il Pinot e lo Chardonnay nell’area di Asti, Cuneo e Alessandria, i cui grappoli sono destinati alla produzione dello spumante Alta Langa. Si tratta di fatto di una vendemmia atipica in quanto le alte temperature e le scarse piogge hanno contribuito a diminuire i tempi di maturazione delle uve, obbligando i produttori a una raccolta anzitempo. Gli spumanti prodotti con le uve vendemmiate il mese scorso saranno pronti per essere consumati soltanto nei primi mesi del 2027.
Anche per i vigneti a quote più alte si è verificato il medesimo fenomeno e la maturazione repentina dei grappoli ha mobilitato ben 10.000 lavoratori.
Qualche fortuna in più per i vitigni di Nebbiolo, Dolcetto, Barbera, Cortese ed Erbaluce, che hanno potuto beneficiare del clima più mite delle ultime settimane. Le piogge di fine agosto hanno aiutato a rimpolpare i grappoli, mentre le temperature più fresche ne hanno rallentato la maturazione. Si inizierà quindi con la raccolta del Dolcetto, al quale seguiranno il Barbera, l’Erbaluce e il Nebbiolo.
Cambiamenti climatici e vendemmia
Siamo sempre più abituati a fare i conti con il cambiamento climatico che, anno dopo anno, incide in maniera sempre più decisa su vari aspetti della nostra vita.
Come è logico pensare, uno dei settori più colpiti dalle criticità climatiche è proprio quello dell’agricoltura. Nello specifico, parlando di uva, è interessante notare come negli ultimi anni la siccità e le alte temperature abbiano cambiato l’approccio dei viticoltori. Il 2023 non è infatti il primo anno in cui si assiste a una vendemmia anticipata. Già nel 2022 e in altre annate fu necessario anticipare la raccolta delle uve. La maturazione anticipata, dovuta alle alte temperature, sta diventando una costante.
Tra i cambiamenti si nota anche un innalzamento del valore alcolemico del vino, in quanto caldo e siccità fanno sì che il grado zuccherino nell’uva sia più alto: ne consegue una gradazione alcolica del prodotto finale più alta.
Il cambio di clima e temperature ha inoltre favorito la produzione di vini tipicamente meridionali. Non è un caso se anche in Piemonte oggi si produce il Syrah siciliano.