• 02/04/2025

Milano Wine Week, trionfano i giovani vignaioli canavesani

 Milano Wine Week, trionfano i giovani vignaioli canavesani

Le etichette dei giovani vignaioli canavesani brillano alla 7ª edizione della Milano Wine Week, un’importante vetrina per il settore

La 7ª edizione della Milano Wine Week ha segnato un momento di grande visibilità per il Canavese grazie alla presenza di tre giovani e ambiziose cantine dell’associazione Giovani Vignaioli Canavesani (GVC). Durante l’evento, che ha attirato migliaia di visitatori da tutto il mondo, le etichette di NT Wines, La Campore e Decimofilare sono state accolte con entusiasmo, confermando il crescente interesse per i vini del territorio canavesano.

In uno scenario sempre più competitivo e alle prese con i cambiamenti di mercato, la Milano Wine Week è diventata uno dei palcoscenici più importanti e veritieri per il mondo vitivinicolo, con la partecipazione di operatori internazionali, esperti, critici e appassionati di vino. La fiera, che si distingue per il suo format dinamico e innovativo, ha visto una significativa affluenza, dimostrando che il mercato del vino continua a crescere il proprio interesse verso le tematiche proposte nei nove giorni di evento diffuso.

Il 2024, secondo i dati di settore, conferma un trend positivo per il comparto vitivinicolo italiano, con un aumento del 5% delle esportazioni e una crescita dell’interesse per i vini di nicchia che puntano alla valorizzazione degli autoctoni, come quelli del Canavese.

Le tre etichette presentate alla Milano Wine Week:

Nebbiolo di NT Wines di Gualtiero Onore, simbolo dell’evoluzione del vitigno Nebbiolo in Canavese, caratterizzato da una freschezza e complessità che riflettono il territorio.

Metodo Classico di La Campore, rappresentante delle bollicine canavesane, frutto di una lavorazione artigianale che unisce eleganza e persistenza.

Erbaluce Fermo di Decimofilare, un bianco elegante e autentico, che interpreta in maniera decisa il vitigno autoctono Erbaluce.

Le etichette sono state proposte al pubblico sia nella sezione dedicata alla mescita, curata dai sommelier dell’AIS Lombardia, sia attraverso una masterclass tenuta da Nello Gatti, noto comunicatore del vino, che ha saputo catturare l’attenzione del pubblico internazionale portandolo in un affascinante viaggio tra storia e cultura italiana a tappe. La masterclass ha esplorato l’evoluzione del vino in Italia, partendo dall’arrivo dei Greci in Calabria fino al Nebbiolo contemporaneo dei giovani vignaioli canavesani, destinando un particolare focus sulle nuove generazioni di artigiani in vigna e la valorizzazione degli areali meno conosciuti ai non addetti al settore.

ITALIA ECONOMY - Milano Wine Week, trionfano i giovani vignaioli canavesani
Giorgio Vitali

La risposta del pubblico è stata estremamente positiva, con un forte interesse per questi vini che rappresentano una sintesi perfetta tra territorio e gusto. Il Nebbiolo di nuova generazione, in particolare, ha colpito per la sua capacità di unire la classicità del vitigno con una visione moderna e attuale. Anche le bollicine del Metodo Classico di La Campore e l’Erbaluce Fermo di Decimofilare hanno riscontrato un alto gradimento, con molti appassionati e professionisti del settore che hanno apprezzato la qualità e la raffinatezza di questi vini, avvicinandosi al territorio canavesano e con l’interesse di proseguire verso la conoscenza di questi vini direttamente in loco.

L’associazione Giovani Vignaioli Canavesani è un progetto nato con l’obiettivo di promuovere il territorio e valorizzare le produzioni locali attraverso la cooperazione tra giovani produttori. Attualmente, il Canavese conta su un totale di 52 ettari di vigneti coltivati dai membri dell’associazione, che insieme producono oltre 83.500 bottiglie all’anno. La produzione si concentra su varietà autoctone come l’Erbaluce e il Nebbiolo, con un forte impegno verso pratiche agricole sostenibili e la salvaguardia della biodiversità. Il mercato del vino, soprattutto a livello internazionale, mostra una crescente domanda per prodotti di alta qualità e con un forte legame con il territorio.

Questo trend è confermato anche dai numeri della Milano Wine Week, che ha registrato un aumento delle presenze e delle interazioni con buyer internazionali. Secondo i dati più recenti, il comparto vitivinicolo italiano ha registrato un incremento delle esportazioni verso mercati chiave come Stati Uniti, Germania e Regno Unito, con una crescente attenzione verso vini di nicchia e di territori ancora poco presenti, come il Canavese.

Per i Giovani Vignaioli Canavesani, la partecipazione a un evento di rilievo come la Milano Wine Week rappresenta un’opportunità strategica per consolidare il loro ruolo nel panorama vinicolo italiano e internazionale, offrendo al contempo una vetrina ideale per promuovere i loro vini e il territorio che li produce.

La presenza alla Milano Wine Week 2024 ha messo in luce l’importanza della collaborazione tra viticoltori e specialisti del settore, nonché il ruolo cruciale del Canavese nel panorama vitivinicolo italiano. Grazie all’affluenza e all’interesse suscitato, i giovani produttori hanno potuto mostrare il frutto del loro lavoro a un pubblico vasto e qualificato, contribuendo a rafforzare la reputazione del Canavese come territorio vinicolo di eccellenza.

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Redazione

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