• 31/03/2025

UPDATE, il progetto di EnAIP Piemonte

 UPDATE, il progetto di EnAIP Piemonte

La realtà aumentata e l’intelligenza artificiale entrano nella didattica e nella formazione professionale: il progetto UPDATE di EnAIP Piemonte

Didattica, innovazione tecnologica, pedagogia: queste le colonne portanti di un interessante progetto che ha visto in partenariato Italia, Danimarca, Estonia e Grecia. Obiettivo della collaborazione è stato l’inserimento della tecnologia nella didattica del sistema VET anche nelle lezioni pratiche.

Il progetto UPDATE (User-friendly Practical Distance Active Training Experience), finanziato da Erasmus plus e avviato all’inizio del 2022, ha visto coinvolto EnAIP Piemonte insieme a diversi istituti per la formazione professionale in Danimarca, Estonia e Grecia, è durato 2 anni e si è concluso nel mese di gennaio 2024.

La lezione della pandemia è stata forte: oggi la didattica e la formazione professionale hanno bisogno di evolvere per raccogliere le sfide della modernità e diventare sempre più efficaci e accessibili a tutti. Il progetto UPDATE, finanziato dal programma Erasmus plus, aiuta a implementare forme di didattica a distanza e blended, e ad applicare nuove tecnologie nelle attività di apprendimento con un alto contenuto di pratica e abilità manuali.

Lo scopo è quello di favorire la formazione a distanza attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie e modelli inclusivi. Nello specifico, la sperimentazione si è concentrata sui due settori della cucina/alberghiero e della meccanica automotive.

I risultati principali, illustrati in un convegno il 18 gennaio a Torino, sono stati principalmente tre, come spiega Anna Licia Monni, International Service Manager di EnAIP Piemonte: «Un’importante ricerca, intesa come la raccolta di buone pratiche metodologiche e didattiche applicate alla formazione a distanza in ambito VET, con l’analisi comparativa delle soluzioni tecnologiche e degli strumenti digitali innovativi funzionali alla didattica pratica e manuale.

Secondo, lo sviluppo di un percorso di formazione formatori in modalità blended volto a sviluppare e rafforzare le competenze digitali, al quale hanno preso parte circa 600 persone. Terzo, la sperimentazione dei nuovi strumenti e l’elaborazione di un piano di integrazione delle nuove tecnologie nella didattica in aula».

Ma di quali tecnologie si parla? Prima di tutto dell’incorporazione della realtà virtuale in aula e in laboratorio. L’uso di visori richiede una formazione adeguata dei docenti, ma si è dimostrato un metodo efficace per coinvolgere gli studenti in ambienti virtuali coinvolgenti e interattivi.

Nel contesto della formazione pratica, la realtà virtuale offre simulazioni efficaci: nel settore meccanico gli studenti hanno potuto cambiare uno pneumatico in VR, effettuare lo studio dei componenti del motore e il montaggio degli stessi in successione. In cucina le nuove tecnologie sono state utilizzate per formare all’uso dell’equipaggiamento, delle procedure di sicurezza e della salubrità dell’ambiente.

Il Cooking simulator si è rivelato uno strumento molto interessante, dall’utilizzo non immediatamente intuitivo ma sicuramente valido per formare gli studenti, che hanno potuto interagire con oggetti della cucina completamente equipaggiata, con una dispensa piena di ogni cibo, con ricette e missioni da compiere.

L’app UPDATE cooking Kitchen, poi, ha consentito loro di imparare attraverso la gamification e il superamento di livelli. Un altro approccio innovativo è l’introduzione del videomaking o delle intelligenze artificiali (come ChatGPT) come strumento educativo.

«Siamo al capitolo conclusivo – ha commentato Paolo Bornengo, direttore della Didattica e della Pedagogia di EnAIP Piemonte – di un cammino di ricerca ricco, durante il quale ci siamo confrontati sui metodi, ci siamo spesi su un tipo di formazione, sul tema dell’integrazione. Bisogna mettersi in ascolto con curiosità. Innovare e sperimentare è una delle cose più difficili, ma questi temi trovano un luogo privilegiato nella nostra realtà.

Innovare è difficile perché si porta dietro scetticismo, ci si scontra con timori (l’IA prenderà il sopravvento?), perché la sperimentazione è spesso relegata ai margini delle organizzazioni. Intelligenza significa vedere dentro, vedere in profondità, noi dobbiamo metterla a servizio delle persone. Occorre aprire, spalancare le logiche che vivono attorno alla crescita delle persone».

Positivo e lungimirante anche il bilancio di Panagiota Polymeropoulou, dell’Hellenic Open University: «In tutto il mondo dal 2020 sono emersi nuovi metodi di didattica online, alcuni paesi si sono dimostrati più pronti e altri meno. Strumenti digitali, competenze e piattaforme hanno un potenziale per migliorare efficacia ed efficienza della didattica. Le tecnologie hanno e avranno sempre più un ruolo fondamentale nel coltivare il problem solving, creare un pensiero strutturato e migliorare la comprensione dei processi».

Concetto fondamentale emerso è quello del blending, come spiega Alessandro Brolpito, ETF European Training Foundation: «Bisogna usare la tecnologia dove serve e preservare l’aspetto relazionale della istruzione-formazione, che è e rimane indispensabile. Occorre avere visione globale che preservi sempre il wellbeing e i diritti».

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Irene Canziani

Giornalista

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