Le Terme di Acqui riaprono il 15 maggio
Le Terme di Acqui riapriranno il 15 maggio grazie ai fondi regionali destinati al settore termale; la ripresa dell’attività contribuirà a rilanciare la filiera turistica del territorio, favorendo crescita economica e occupazionale
Il comparto termale della regione ricopre un ruolo importante in termini economici, nonché occupazionali. In questo ambito le Terme di Acqui rappresentano un polo di riferimento e la notizia della riapertura in data 15 maggio cancella le preoccupazioni per una stagione turistica che, sino a poco tempo fa, si credeva compromessa.
A consentire la ripresa dell’attività hanno contribuito i fondi della Regione rivolti all’intero comparto termale regionale. Le misure d’aiuto, poste in essere anche grazie alla mediazione del Comune di Acqui Terme, hanno risolto una situazione di stallo che la città si trascinava da tempo.
La previsione di un maggior afflusso di visitatori fa tirare un sospiro di sollievo, non solo alla società concessionaria delle terme, ma anche ai lavoratori del settore ricettivo e di attività correlate.
I fondi della Regione
Come accennato, la Regione Piemonte è intervenuta stanziando un aiuto economico per l’intero comparto termale regionale. Si parla di un milione di euro, suddiviso in 800 mila euro di contributi a fondo perduto destinati ai concessionari delle fonti termali e 200 mila euro da destinare ai voucher per l’accesso alle strutture.
A tal riguardo, Federterme si dichiara soddisfatta, considerando l’intervento un aiuto fondamentale per uno dei settori di eccellenza della regione.
Si tratta infatti di una misura economica che darà sostegno a ben 17 concessioni termali presenti sul territorio regionale. I fondi saranno concessi a condizione che gli impianti restino in funzione per almeno cinque mesi (anche non consecutivi).
Lo stesso Comune di Acqui Terme ha ricoperto un ruolo importante in veste di mediatore con la regione, consentendo di dare una scossa alla situazione di stallo che si trascinava da settimane.
La riapertura
La riapertura dei reparti di cura delle Terme di Acqui è prevista per il 15 maggio. Inizialmente, prima dell’intervento della Regione, la ripresa delle attività era prevista per il mese di settembre, una data tardiva che avrebbe compromesso irrimediabilmente la stagione turistica del 2023.
La riapertura delle Terme comporta quindi ricadute positive sulle attività commerciali e sul comparto turistico, con grande soddisfazione di ristoratori, albergatori e altri lavoratori del settore ricettivo.
Emergono nuove prospettive occupazionali, non solo per i lavoratori fissi e stagionali della società concessionaria, ma anche per tutti quei lavoratori direttamente o indirettamente coinvolti nella filiera turistica.
Si prevede una stagione quasi al completo, una vera e propria opportunità di crescita da cogliere al volo, dopo un periodo negativo dovuto alle chiusure per il Covid-19.
Concessioni acque termali
Altro tema parallelo è quello relativo alla recente modifica delle concessioni delle acque termali, da perpetue a temporanee, con durata massima di 20 anni.
Questa decisione della Regione potrebbe favorire una maggiore concorrenza che, in linea ideale, consentirebbe un miglioramento delle strutture termali presenti in città.
Acqui e le sue Terme
Acqui Terme è una città dalle origini antiche. I primi insediamenti umani nell’acquese risalgono addirittura al neolitico, ma fu con l’insediamento dei Romani che Acqui (allora denominata Aquae Statiellae) crebbe economicamente e divenne famosa per il suo acquedotto e i centri termali.
Ad oggi lo stabilimento termale di Acqui Terme (sito) è composto da diverse strutture con centro benessere e cure termali.
Lo stabilimento per le cure termali, che riaprirà il 15 maggio prossimo venturo, è situato in via XX Settembre e offre una serie di trattamenti tra cui la fangoterapia, cure inalatorie, riabilitazione motoria e molti altri.
Le Terme di Acqui sono attualmente gestite dalla società genovese Finsystems di Alessandro Pater.
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