Progetti Cavallerizza e Butterfly Area
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Da sx Silvestri Carluccio Anfossi Geuna Gilli
Il sostegno al sistema universitario si trasforma: nuovo accordo strategico per i progetti Cavallerizza e Butterfly Area
La Fondazione Compagnia di San Paolo presenta il nuovo modello di sostegno al sistema universitario e racconta insieme all’Università degli Studi di Torino il recente accordo strategico siglato per lo sviluppo dei due grandi progetti dell’Ateneo ad alto impatto sul territorio: Cavallerizza e Butterfly Area.
La Fondazione Compagnia di San Paolo, in linea con il Piano Pluriennale 2025-2028, ha riformulato le convenzioni universitarie in accordi strategici volti a garantire sempre più coerenza con i mandati rettorali, semplificare la gestione delle risorse e amplificare l’impatto delle iniziative, favorendo collaborazioni interdisciplinari tra le Università del territorio di riferimento.
Si tratta di collaborazioni ad hoc con i singoli Atenei che non sono più vincolati a un triennio fisso, ma hanno una programmazione a lungo termine: le Università con nuova governance disporranno di fondi per l’intero mandato di sei anni, mentre quelli in fase di transizione riceveranno risorse proporzionate agli anni rimanenti del rettore in carica.
All’Università degli Studi di Torino sono stati destinati 5 milioni di euro per il periodo gennaio 2025 – giugno 2026, con la possibilità di un ulteriore contributo fino a 2,5 milioni, per un totale di 7,5 milioni di euro.
“Con questo accordo e, più in generale, con il nuovo modello di sostegno al sistema universitario, vogliamo garantire strumenti più flessibili per sviluppare progetti trasformativi ad alto impatto, valorizzando la ricerca, l’innovazione didattica e il ruolo sociale dell’Ateneo” dichiara Marco Gilli, Presidente Fondazione Compagnia di San Paolo. “L’obiettivo è quello di consolidare e accelerare un processo di sinergia tra gli Atenei del territorio, favorendo la collaborazione e la condivisione di competenze per fare della conoscenza prodotta a Torino un volano di crescita per il territorio e una leva per attrarre talenti e docenti a livello nazionale e internazionale“.
“Iniziato l’ultimo anno di mandato, siamo allo sprint finale, grazie al quale tutti gli sforzi fatti producono i risultati attesi” dichiara Stefano Geuna, Rettore Università degli Studi di Torino “Siamo particolarmente orgogliosi oggi di poter annunciare i progetti culturali che caratterizzano i due grandi interventi di trasformazione dell’Ateneo e del territorio torinese e metropolitano: l’hub delle industrie culturali e della creatività alla Cavallerizza Reale e l’hub scientifico e tecnologico della Città delle Scienze a Grugliasco.
In questi anni abbiamo lavorato per una Università forte nella ricerca e nella formazione, capace di captare i reali bisogni del sistema produttivo locale ma, anche di tracciare linee di sviluppo rispondenti a una nitida visione di quale deve essere la nostra funzione in un territorio che cerca di creare nuove opportunità per tutti.
Ecco allora che Cavallerizza e Butterfly Area si presentano come lo specchio del futuro della nostra Università. Abbiamo lavorato per far crescere l’Ateneo in Europa e nel mondo con il preciso intento di dare occasioni a Torino e al Piemonte grazie alla forza generativa della creatività e delle scienze. Per questo abbiamo lavorato, per mettere creatività e cultura, innovazione e spirito d’impresa al servizio delle migliori idee”.
Con la definizione dei progetti culturali per Cavallerizza Reale e Città delle Scienze si compie il passo decisivo per la realizzazione dei due progetti cardine del Rettorato Geuna-Carluccio. Nel contesto di una città che cambia e che è alla ricerca di un solido modello di sviluppo, prende forma concreta oggi la visione di un Ateneo che cresce, guida le trasformazioni del territorio, fa sinergia con imprese e tessuto produttivo, dà vita a un modo di fare cultura in città investendo sull’industria creativa e sul valore pubblico dei saperi scientifici.
L’Università e La Fondazione intendono consolidare la propria collaborazione nell’ottica di una pianificazione mirata, investendo in questi grandi hub strategici per la produzione e il trasferimento della conoscenza, la valorizzazione della ricerca nel suo raccordo con il mondo delle imprese per un modello di sviluppo a «trazione culturale e creativa».