Superstrada Novara-Vercelli: consegnato il progetto
Il 16 febbraio è stato presentato il progetto per la realizzazione della nuova superstrada Novara-Vercelli, un’infrastruttura strategica che punta a ridurre i tempi di percorrenza e la congestione dovuta al traffico veicolare
Il tema dei trasporti e delle infrastrutture è da sempre collegato alla salute economica di un territorio. Isolamento o collegamenti congestionati possono essere deleteri per aziende già fortemente provate dalla crisi economica. Inoltre un trasporto più rapido migliora la qualità della vita delle persone obbligate a viaggiare.
Lo scorso 16 febbraio, con la presentazione del progetto per la nuova superstrada Novara-Vercelli, si è voluto intervenire offrendo un’alternativa all’attuale e poco pratico collegamento tra le due province. Ad oggi infatti le due città sono collegate dalla SP11 Padana Superiore; un percorso poco pratico, caratterizzato da episodi di congestione del traffico dovuti alla presenza costante di mezzi pesanti.
Con la nuova strada extraurbana invece sarà possibile collegare Vercelli e Novara e al contempo ridurre gli ingorghi del traffico veicolare. Il nuovo tratto consentirà inoltre di avvicinare i due poli dell’Università del Piemonte Orientale e di favorire e velocizzare il trasporto per le aziende del territorio.
Progetto e caratteristiche
Il progetto della nuova superstrada Novara-Vercelli prevede la realizzazione di un tratto lungo 11 km circa e composto da due corsie per senso di marcia separate da spartitraffico.
Si calcola che la nuova strada extraurbana verrà utilizzata da un bacino di popolazione di circa 300.000 abitanti. Sono inoltre previsti tempi di percorrenza ridotti (10-15 minuti) rispetto all’attuale tratta SP11 Padana Superiore.
Diretta sostenitrice del progetto è la Regione Piemonte che già nel 2019 approvò il nuovo Programma per le Opere Strategiche. L’iter per la realizzazione della nuova superstrada nacque proprio in quell’anno, quando le province di Vercelli e Novara raccolsero l’invito della Regione.
Questo piano di investimenti è finanziato dal governo regionale e nel caso della nuova superstrada è previsto un anticipo pari a 50 milioni di euro per il primo lotto.
Si tratta di un investimento economico importante per un’infrastruttura che sarà capace di apportare benefici, non solo all’economia della zona, ma anche alla qualità degli spostamenti di lavoratori e studenti.
I vantaggi
Come già accennato la realizzazione della nuova strada extraurbana Novara-Vercelli porterà a un’agevolazione del traffico veicolare. Si prevedono vantaggi per le attività economiche del territorio, le quali godranno di una viabilità più rapida e snella.
Grazie alla nuova opera sarà possibile avvicinare i due poli universitari, consentendo a studenti e docenti tempi di percorrenza ridotti.
Inoltre in futuro la nuova superstrada fungerà da collegamento con la Città della Salute e della Scienza di Novara (la nuova struttura ospedaliera a sud della città che sarà realizzata negli anni a venire).
Si prevedono vantaggi anche dal punto di vista ambientale. Con la realizzazione del nuovo progetto infatti sono previsti minori tempi di percorrenza, il che significa minori emissioni inquinanti. Ne trarrà vantaggio la qualità dell’aria, con un abbattimento della quantità di monossido di carbonio e polveri sottili.
Le amministrazioni locali
Grande soddisfazione è stata espressa dagli amministratori locali di province e comuni, che da diverso tempo lavorano in sinergia con la Regione. Nel progetto, oltre alla Regione Piemonte sono coinvolte le provincie di Novara e Vercelli e i comuni delle due città.
La nuova infrastruttura è vista come un progetto prioritario per creare un collegamento consono alle necessità del territorio. Si tratte inoltre di un’opera finalizzata alla modernizzazione della rete stradale della zona.
Gli amministratori locali considerano la superstrada un’infrastruttura fondamentale, in grado di collegare le due città e favorire aziende ed economia locale. Un’opera utile anche a studenti e lavoratori, che ogni giorno sono costretti a spostarsi da un capoluogo di provincia all’altro.
Leggi altri articoli: https://piemonteeconomy.it/category/storie-di-copertina/dai-territori/