Università del Piemonte Orientale, al via il nuovo anno accademico nel segno di sostenibilità e transizione ecologica
L’Università del Piemonte Orientale ha inaugurato il suo XXIV anno accademico dalla fondazione. Dopo lo stop di due anni imposto dall’emergenza pandemica l’Ateneo, seguendo le norme di sicurezza e riducendo al 50% la capienza di posti del Teatro Civico di Vercelli, è tornato ad accogliere in presenza le istituzioni del territorio in cui opera, la propria comunità accademica e i migliori laureati degli ultimi due anni accademici.
Alla Cerimonia era prevista la partecipazione del Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, costretto a rimanere a Roma per un Consiglio dei Ministri indetto nel fine settimana e relativo alle nuove norme in tema di pandemia e sicurezza. Al suo posto è intervenuto come prolusore il professor Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano e Presidente della CRUl, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, il cui intervento alla cerimonia, seppur in forma più breve, era già previsto.
Il discorso inaugurale del rettore Gian Carlo Avanzi ha sottolineato come la società contemporanea abbia innanzitutto bisogno di alleggerire e ridurre le disuguaglianze presenti a livello globale. Le Università devono ritagliarsi un ruolo centrale in questo senso, sostenendo lo sviluppo di in chiave sostenibile della società: «I valori dei paesi occidentali — ha detto il rettore Avanzi — sono di fronte a una contraddizione: da un lato si esalta l’uguaglianza, ma dall’altro enormi differenze continuano a esistere e a crescere. Lo studio, la ricerca, la conoscenza e la sua condivisione, gli scambi e i rapporti con le migliori forze del territorio, l’educazione e la formazione delle nuove generazioni e la sensibilizzazione delle cittadine e dei cittadini sono strumenti fondamentali per il contrasto alle crescenti disuguaglianze e per una maggiore giustizia sociale».
L’UPO, dall’anno di istituzione nel 1998, si è mossa con successo nelle dinamiche educative del territorio, più che raddoppiando i suoi iscritti (da 7.500 agli attuali 16.400) e dimostrandosi virtuosa anche a livello finanziario. Le sfide dei prossimi anni riguarderanno soprattutto l’ampliamento dell’offerta formativa sui temi della sostenibilità (sono partiti quest’anno i nuovi corsi di laurea in Gestione Ambientale e Sviluppo Sostenibile e in Chimica verde, entrambi attivati a Vercelli) e dell’Intelligenza Artificiale. «Dal prossimo anno saranno attivi nuovi corsi di studio — ha proseguito il professor Avanzi — tra cui spicca quello magistrale interclasse in Intelligenza artificiale e innovazione digitale, che si propone di formare laureati di secondo livello con forti competenze interdisciplinari in grado non solo di affrontare la progettazione, la realizzazione e la gestione di sistemi, prodotti e servizi basati sulle più avanzate metodologie di intelligenza artificiale, ma anche di declinare tali tecnologie in ambiti applicativi specifici come quello bio-medicale, quello economico-aziendale e quello socio-giuridico.»
Anche gli spazi a disposizione dell’UPO andranno adeguati e in questo senso sono già partiti i lavori per dare una nuova casa al neonato Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica, nel Rione Isola a Vercelli. Ad Alessandria è stata individuata l’area in cui sorgerà il nuovo Campus Tecnologico-Medico-Umanistico, nel quartiere Orti, proprio vicino al Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica, mentre a Novara si prospetta la riqualificazione del quartiere di Sant’Agabio in collaborazione con il Comune di Novara, trasformando il V Deposito militare dell’Agenzia del Demanio in un polo di ricerca scientifico-tecnologico-farmaceutico, che dialogherà insieme al CAAD.
Anche la relazione della Direttrice Generale Loredana Segreto ha posto l’accento sulle sfide del prossimo futuro in chiave sostenibile e semplificativa: «Sul fronte dell’organizzazione — ha detto la Direttrice Generale — partiamo da una organizzazione che mutua la cornice principale dei grandi progetti strategici del PNRR e ci muoviamo verso un sistema di gestione e sviluppo articolato per hub and spoke, cioè centri specialistici per rispondere alle esigenze più complesse (hub) e raggi (spoke) articolati sul territorio, in prossimità delle strutture di didattica e ricerca, per rispondere tempestivamente alle esigenze di ricerca, didattica e terza missione. Già negli ultimi mesi del 2021 abbiamo deliberato una nuova sperimentazione organizzativa, proprio qui a Vercelli, in occasione dell’attivazione del nuovo Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica (DISSTE). Il modello ripensa l’attuale assetto di servizi, fino a oggi pensato a esclusivo uso dei singoli dipartimenti, in una logica di centro di servizi integrati a favore di più strutture».
Il Rappresentante degli studenti Filippo Margheritis ha ricordato gli sforzi e i sacrifici compiuti dagli studenti in questi due anni di pandemia, riconoscendo al corpo docente la capacità di adattarsi all’emergenza a di garantire il completamento delle carriere accademiche nei tempi corretti nonostante il COVID-19. «L’Università e più in generale la Scuola — secondo Margheritis —, hanno un ruolo fondamentale nel contrastare la deriva della disinformazione e delle fake news che in questi due anni si sono moltiplicate. Gli Atenei sono il luogo in cui ha sede e cresce continuamente il sapere autentico, quello sempre in divenire, disposto a modificarsi e cambiare prospettiva da cui guardare gli eventi, se necessario. È qui che ci si impegna per formarsi e per formare, per comprendere, per migliorarsi e per migliorare.»