• 28/11/2024

“Pink Coworking” al servizio delle donne

 “Pink Coworking” al servizio delle donne

È nato il primo coworking torinese al femminile. L’obiettivo è la creazione di uno spazio lavorativo condiviso per combattere l’isolamento delle lavoratrici autonome

Con il termine coworking si è soliti indicare una situazione lavorativa nella quale più persone condividono uno spazio di lavoro. A differenza del classico ufficio aziendale, lo spazio di coworking viene condiviso da soggetti titolari di attività indipendenti, spesso liberi professionisti freelance.

Lo stesso principio sta alla base del “Pink Coworking” aperto a Torino il primo di febbraio, anche se il progetto si discosta dal concetto classico di coworking. Si tratta infatti di una community creata appositamente per le donne allo scopo di superare la penalizzazione e l’isolamento delle lavoratrici autonome.

Il progetto

Il progetto nasce da un’idea dell’associazione “Acca” (associazione culturale torinese) che ha deciso di mettere a disposizione alcuni dei suoi locali. L’obiettivo del progetto è quello di permettere alle lavoratrici autonome di uscire dalle loro case, poter entrare in contatto con altre donne e creare alleanze e collaborazioni.

Per la realizzazione del progetto è stato fondamentale il contributo della Circoscrizione 1 della città di Torino. Il sostegno all’iniziativa è dettato dalla volontà comune di migliorare le condizioni delle lavoratrici. La Circoscrizione 1 ha quindi favorito l’apertura della struttura pubblica alla cittadinanza, nella speranza di apportare un contributo reale alla vita professionale delle coworker.

Dov’è e com’è organizzato

Il Pink Coworking di Torino si trova in via Bertolotti 10, presso la Circoscrizione 1.

Attualmente è organizzato su due differenti locali. Il primo è uno spazio dotato di una quindicina di postazioni lavorative, mentre il secondo è una stanza dove è possibile organizzare riunioni o effettuare telefonate di lavoro.

Obiettivi

Il coworking non è solo un metodo per vincere l’isolamento dovuto allo smart working, è molto di più. Si tratta di un vero e proprio catalizzatore di nuove opportunità lavorative. Per il singolo freelance che entra a far parte di un ambiente lavorativo che comprende professionalità diverse, possono nascere opportunità di lavoro basate su collaborazioni e passaparola.

Come già detto quello delle donne freelance è un settore fortemente penalizzato. Con il Pink Coworking è emersa la necessità di promuovere un gruppo di aggregazione capace di ampliare le opportunità di crescita professionale.

Tra le iniziative della community spicca la “banca del tempo”, un sistema per cui ogni coworker potrà mettere a disposizione un paio di ore del suo tempo. L’obiettivo è organizzare attività di formazione destinate alle altre associate.

Orari di apertura e costi

Il Pink Coworking di Torino sarà aperto dal lunedì al giovedì, dalle 9:00 alle 16:30 e il venerdì dalle 9:00 alle 14:30.

Alle lavoratrici sarà richiesto il pagamento di una quota associativa annuale di 10 €, più un costo mensile di 60 €.

 

Paolo Alpa

Redazione

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